CONVEGNO
A PIANOSA SULLA PACE
Si
è aperto ieri 19 agosto, alle ore 9.00, sull’isola di Pianosa, il
Convegno INSIEME PER LA RICOSTRUZIONE DELL’IRAQ. L’Isola di Pianosa,
con le sue bellezze storiche e naturali, ha accolto i partecipanti che
dopo i dibattiti hanno
goduto momenti di pace e di serenità. Il Convegno, che è continuato
fino al pomeriggio di oggi, 20 agosto, si è svolto nell’ottocentesca
palazzina Foresteria, assegnata dal Comune di Campo nell’Elba alla
Fondazione Caponnetto.
L’impegno
di organizzazioni molto importanti nel panorama internazionale quali
MAJORS FOR PEACE , FONDAZIONE ANTONINO CAPONNETTO, FONDAZIONE SANDRO
PERTINI, ISTITUTO MEDITERRANEO DI EMATOLOGIA, INTERNATIONAL PEACE BUREAU
ha permesso di realizzare, con il patrocinio e l’attiva collaborazione
del Comune di Firenze e la Regione Lazio, questo incontro fra gli amanti
della pace, per favorire il processo di pace in Iraq, nei suoi vari
aspetti. Hanno partecipato, nei due giorni, relatori italiani ed esteri.
Molto significative le presenze di Elisabetta Baldi Caponnetto
(Fondazione Caponnetto e Fondazione Pertini),
Edoardo Masetti (Sindaco di Marzabotto), Fiorella Alunni (Sindaco
di Campi Bisenzio), Susanna Agostini (Rappresentante Sindaco di
Firenze), Mahtab Hosseini (Parlamento del Kurdistan), Maria Paola Di
Martino (Ministero della Salute e della Cooperazione Internazionale),
Tomas Magnusson (Vicepresidente IPB), Nadhim Rashid (Comunità Curda
Italiana), Dilzar R. Husen (Osservatorio Economico Curdo), Fulgida
Barattoni (Responsabile Progetto Kurdistan di IPB), Paolo Morello
Marchese (Fondazione Istituto Mediterraneo di Ematologia), Fawzia Al
Attia (Università di Bagdad). Un particolare saluto di benvenuto è
stato portato da Domenico Zottola, direttore della cooperativa San
Giacomo, che opera sull’isola in collaborazione con le Istituzioni
penitenziarie.
Gli
argomenti trattati dal Convegno sono “Peace Education and Conflict
Reduction” - coordinatore Alberto Barbero, “Cooperazione
sanitaria” – coordinatrice Susanna Agostini,
“Legalità e Democrazia” – coordinatore IPB, “Pari
Opportunità” - coordinatrice
Lara Alpi, “Sviluppo Economico” – coordinatore Andrea Misuri.
Il
dibattito è proseguito con illustrazioni, testimoniante e
documentazioni, con specifico riferimento alla particolare situazione
dell’Iraq e alle sue prospettive, in un momento di transizione per le
decisioni italiane fra l’impegno in armi in difesa della popolazione e
gli impegni di pace con aiuti economici e
umanitari allo Stato iracheno. Soprattutto si è sottolineato
come gli interventi umanitari dovranno mirare a risollevare e migliorare
la situazione delle genti martorizzate dalle armi. Si è parlato sul
come superare i contrasti fra la popolazione e fermare lo spargimento di
sangue con la morte di bambini e persone inermi preparando un domani di
pace con una convivenza civile.
Si
sono indicati gli strumenti più idonei qualificandoli a secondo delle
finalità specifiche.
Il
Convegno si è proposto di far incontrare i livelli nazionali di Majors
for Peace (Sindaci per la Pace) e IME per condividere la cooperazione
attraverso gli interventi sanitaried istituzioni in Ieaq,
di mettere a puntoun protocollo sulla condivisione della
cooperazione in atto tra l’Italia e l’Iraq, di contribuire alla
pianificazione di aiuti sanitari attraversi l’IME e la rete degli
Ospedali Pediatrici italiani con le altre Città dell’Iraq, di
garantire il contributo di Università e Istituzioni italiane al
risanamento del terreno e delle acque a seguito dell’uso di armi
chimiche nella regione diHalabja (Kurdistan iracheno) attraverso
incontri di esperti, di proseguire nel “Progetto di Pace in Iraq
proposto da IPB-Italia cooprotagonista dell’avvio della missione.
Tutto si è svolto in un’atmosfera positiva di fattiva collaborazione
con proposte chiare a cui tutti hanno contribuito.
Sono
risuonate in questi giorni, nelle
strade e nelle piazze, sulle coste e fra le genti, le parole che l’IBP
diffonde nel suo impegno per la pace, valorizzando la Società Civile in
tutte le sue espressioni. “La Società Civile dappertutto nel mondo,
senza differenza di razza,
religione, cultura, usi e costumi, è composta da mamme bambini, mariti,
nonni e tutti vogliono la stessa semplice identica cosa: vedere crescere
i loro figli e poter offrire alle generazioni in avvenire un futuro
senza la paura della guerra, in pace”.
Raffaele
Sandolo
elbasun@infol.it